Nota per essere la via per antonomasia del lusso, via Montenapoleone è la via più cara d’Europa. Impreziosita dalle vetrine dei grandi nomi come Guggi, Versace, Dolce e Gabba, Prada e moltissimi altri, insieme a via della Spiga, via sant’Andrea e via Verri costituisce il quadrilatero della moda.

Eppure la via ha una storia lunghissima, che va ben oltre la sua attuale funzione di vetrina di tutte le tendenze del mondo.
Non solo, nel corso della sua lunga vita, ha avuto anche svariati nomi.

Come spesso accadeva in epoca post romana, la via nacque seguendo il tracciato di quelle che erano le vecchie mura che, a loro volta, andavano a delineare il percorso del fiume Seveso, sebbene oggi scorra nascosto sotto il manto stradale.

Fino al XVIII secolo, Contrada di Sant’Andrea, era il nome con il quale era conosciuta, ed era sede di numerosi conventi della città. Con l’ingresso degli austriaci e con l’apertura al numero civico 12, per volere di Maria Teresa d’Austria di un banco de pegni, Monte appunto, la via assunse il nome di Via Monte Santa Teresa.

Rimasto chiuso per svariati anni, a causa della rivoluzione francese, il banco dei pegni venne riaperto nei primi anni dell’ 800 per volere di Napoleone. La via prese allora il nome di via del Monte Napoleone. Fu solo con l’unità d’ Italia e con la voglia di cancellare dalla memoria ogni traccia del vecchio governo austriaco, che le autorità la ribattezzarono Via Montenapoleone.

Fu teatro durante le Cinque Giornate di Milano dell’insurrezione dei patrioti contro il governo Asburgico: vi aveva sede il coordinamento delle forze cittadine e da qui partivano gli ordini verso tutta la città. Ma già dalla fine del 1800 la via inizia ad imporsi come sede del lusso. Infatti, sempre più famiglie nobili e dalla ricchissima borghesia vi prendono dimora.
Ma fu soltanto negli anni 50 del secolo scorso che la via divenne uno dei centri del commercio più importante del mondo.

Tuttavia la drogheria Parini, il fruttivendolo Moretti e il Salumaio di Monte Napoleone, divenuti in qualche modo dei punti saldi della tradizione e dell’identità stessa della strada, sono un delizioso assaggio del passato della via.

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